Autoguarigione

[Tuna]

Per me è difficile dirlo. Però colgo l'occasione per prendere in considerazione l'autoguarigione.

Ho visto più persone leggere libri riguardanti l'autoguarigione, in cui pensando (!!!) di allontanare la malattia, questa se ne va. Uno di questi libri riportava successivamente delle tecniche per rendere più efficace il pensiero guaritore.

Il nostro corpo è casa di molti spiriti e molti esseri che difendono e preservano il loro territorio, quindi, tendenzialmente, il nostro corpo ha già le armi per vincere l'invasore (la malattia). Capita però che il nostro esercito non sia abbastanza forte, o che l'invasore sia troppo forte. A questo punto, serve l'intervento di un Potere esterno, quindi di un guaritore umano e dei suoi spiriti aiutanti oppure, in alcuni casi, dell'intervento diretto di uno spirito che per qualche motivo vuole curarti.

Sciamani che hanno potenti alleati talvolta ricorrono all'autoguarigione, ma tendono ad evitarla perché consuma un sacco di potere e perché nella diagnosi si è coinvolti emotivamente e si possono avere visioni distorte.

Detto questo, non mi soffermerei più di tanto sull'autogarigione. Quello che uno può fare da se è prevenire: mangiare bene, fare attività fisica, passare tempo nella natura,ecc e, nel caso servisse, rivolgersi ad un curandero. Se poi, Maryon, sei interessata alle tecniche di guarigione sciamaniche, alcune di esse vengono affrontate nei Cerchi aperti a tutti.

[maryon]

Ho visto più persone leggere libri riguardanti l'autoguarigione, in cui pensando (!!!) di allontanare la malattia, questa se ne va. Uno di questi libri riportava successivamente delle tecniche per rendere più efficace il pensiero guaritore.

Il nostro corpo è casa di molti spiriti e molti esseri che difendono e preservano il loro territorio, quindi, tendenzialmente, il nostro corpo ha già le armi per vincere l'invasore (la malattia). Capita però che il nostro esercito non sia abbastanza forte, o che l'invasore sia troppo forte.

Ciao Tuna

Mi sentirei di spezzare una lancia a favore dei "pensieri guaritori". Leggendo la tua risposta m'è venuto in mente che potrebbero essere addirittura complementari ad una cura sciamanica.

Mi spiego meglio:
Ho potuto verificare di persona (e ho sentito le esperienze di altre persone) che se sei davvero convinto di non poter fare una cosa, non ci riesci.
Viceversa se davvero sei convinto di poterla fare allora hai buone chances di riuscirci per davvero, se non altro perchè insisti e perseveri finchè non hai raggiunto l'obiettivo (e qui avrei altro da aggiungere ma lo dico eventualmente dopo).

Dunque... Dato che a quanto pare la fiducia nella cura sciamanica e nel curandero sono importanti per il successo della guarigione, mi pare ovvio che preoccuparsi di cambiare i propri pensieri negativi -quelli che portano ad essere sfiduciati, diffidenti per principio, malati, perdenti e quant'altro- possa solo che fare bene!

Forse questi libri non sono proprio da buttar via... Ho visto diverse persone giovarne.

Riguardo specificamente l'autoguarigione col pensiero positivo (o giù di lì), non potrebbe essere che i pensieri positivi aiutino il nostro esercito naturale a difenderci? Certo, niente a che vedere con una cura sciamanica.

[Tuna]

Come dici te, la fiducia nella cura sciamanica, come per qualsiasi altro tipo di cura, è fondamentale. Se tu non ti fidi, i canali restano chiusi, potere non passa, e la guarigione non avviene. Però (!) la fiducia non sta nella testa, la fiducia non è nei pensieri, ma risiede nella pancia, nelle emozioni.

Tsunki anni fa, per spiegare quanto sto dicendo, raccontava una storia. In questa storia c'erano due suoi zii, uno che pensava sempre in negativo nei confronti della vita, ma aveva una vita fortunatissima e riusciva sempre nelle sue imprese, l'altro che pensava sempre in positivo (che bella la vita, va tutto bene, ce la faccio), ma tutto gli andava storto. La chiave della storia sta nel fatto che la pancia del pensatore negativo sognava positivo, mentre quella del pensatore positivo sognava in negativo. La realtà in cui viviamo viene "sognata" dalla nostra pancia, non viene creata dai nostri pensieri, altrimenti creeremmo continuamente una marea di cose, anche estremamente orribili. Con questo non voglio dire che bisogna pensare negativo, se riesci a portare quello che pensi nella pancia, nell'intento, allora la tua vita cambierà, ma per farlo non basta la volontà (al contrario di quello che dicono quei libri).

La volontà serve, ed è importantissima, ma serve per trovare un Potere esterno a noi, che arrivi nel nostro territorio, per creare cambiamento e guarigione. Trovare un curandero è una maniera molto più facile di trovare quel Potere esterno. Se ti siedi sul divano, pensando di guarire...auguri !

Ci sono poi casi estremi, in cui una volontà di ferro (che risiede nella pancia, l'intento di Castaneda) può richiamare uno spirito che ti cura; agli occhi di un occidentale sembra che la persona si sia curata da sola, ma non è così.

[franc99]

Ciao Tuna,

E che mi dici di quando la mente è in grado di bloccare la pancia?

E inoltre: cosa intendi con "portare quello che si pensa nella pancia"?

Gracias!

[Tuna]

Ciao Franc, la mente può bloccare il passaggio di potere e lo brucia. Ad esempio, se senti la spinta, la chiamata verso la realizzazione di un certo obiettivo e ci rimugini sopra, pensi a cosa può andare bene, a cosa può andare male, alle alternative, distruggi il potere che era a disposizione per realizzare quel "sogno". Qui la mente diventa ossessiva, crea ansie, timori, toglie potere (questo non vuol dire che bisogna buttarsi a capofitto nelle imprese, bisogna avere un piano, ma quando lo si ha, si agisce, consci che non si possono tenere sotto controllo tutto quello che accadrà e non si sa nemmeno dove si arriverà, perché ogni volta che realizziamo qualcosa, finiamo per trovarci in un nuovo posto a noi prima sconosciuto). Ma anche in questo caso, se la persona ha abbastanza potere e le viscere sognano che realizzerai quell'impresa, lo farai, magari godendola meno perché sei perso nelle brutture della mente, ma li ci arrivi comunque.
In ogni caso il discorso è più semplice e al tempo stesso più difficile da capire; dietro ci stanno il potere e i suoi flussi. Sta tutto li. Poi noi usiamo delle mappe per cercare di capire e di spiegarci le cose (ma non voglio andare off topic).

Per quanto riguarda il portare quello che si pensa nella pancia, intendevo che il pensiero di compiere un'azione, deve diventare una volontà, un intento: Un autore, Napoleon Hill sosteneva la tesi per cui se tu continuamente pensi che diventerai ricco, lo diventerai. Ma poi spiega che il pensiero deve essere ripetuto ossessivamente, finché diventa un "burning desire", che ti brucia dentro e farai di tutto per farlo avverare. Quindi parte da un pensiero ripetuto abbastanza affinché vada nelle emozioni, in quello che lui chiamava "inconscio" usando termini più psicologici.

[maryon]

Ciao Franc, la mente può bloccare il passaggio di potere e lo brucia. Ad esempio, se senti la spinta, la chiamata verso la realizzazione di un certo obiettivo e ci rimugini sopra, pensi a cosa può andare bene, a cosa può andare male, alle alternative, distruggi il potere che era a disposizione per realizzare quel "sogno".

E qui secondo me diventa difficile distinguere: anche in questo caso per sbloccare la situazione potrebbe essere sufficiente cambiare i propri pensieri negativi, senza nulla toccare quanto riguarda la pancia.
Il fatto che la volontà serva per trovare un potere esterno a noi che porti guarigione è interessantissimo, ma anche qui.... come potrebbe fare una persona per distinguere cosa è cosa?
Chiunque non ne sappia proprio nulla di spiriti ecc. Penserebbe che i pensieri positivi funzionano!

Ti ringrazio moltissimo per le tue risposte Tuna! Credo che per il momento rimarrò dell'opinione che, almeno per alcuni tipi di guarigione, i pensieri positivi hanno facilitato l'opera dell'esercito naturale di cui parlavi prima.

Altro discorso è il potere per realizzare qualcosa che risiede nella pancia. Non ne ero a conoscenza e ti ringrazio davvero per esserti preso la briga di spiegarlo.

[Laura]

Credo che per il momento rimarrò dell'opinione che, almeno per alcuni tipi di guarigione, i pensieri positivi hanno facilitato l'opera dell'esercito naturale di cui parlavi prima.

Altro discorso è il potere per realizzare qualcosa che risiede nella pancia. Non ne ero a conoscenza e ti ringrazio davvero per esserti preso la briga di spiegarlo.

Penso che i discorsi non siano poi così distanti.
In realtà, credo che, il pensiero positivo non scateni nulla se non un auto incoraggiamento, che può anche dare i suoi frutti, in termini di sprono, cosi per incentivarsi ma non di risultati se non c'è Potere.
Il vero input, secondo me, lo da la pancia.
Il fatto che la guarigione sia stata, in quel dato momento, preceduta o accompagnata dal pensiero positivo, non significa che sia stato lo stesso a compierla. Semmai si é riusciti ad afferrare un Potere che ci stava attraversando.
Spiriti possono aiutarti ed intervenire anche senza tu abbia pensiero positivo.
La disperazione, il pianto possono muoverli a compassione; é il desiderio viscerale di uscirne che fa la differenza. Nella malattia cosi come in qualsiasi altra difficoltà.

Tsunki, al Cerchio sul Rito Guerriero, ci disse, sostanzialmente, che noi non siamo consapevoli di ciò che desideriamo visceralmente. Le viscere sono un luogo profondo e oscuro. Solo Spiriti vedono chiaramente e sanno.

Comunque, parlo per esperienze personali, anche pre sciamanesimo, sono Spiriti che ci aiutano nella guarigione, noi da soli non facciamo nulla, a noi sta, onorare l'aiuto, dandoci da fare in questa Realtà affinché quel Potere si materializzi.

[maryon]

Ciao Aramara,

Grazie per il tuo contributo! Se ti andasse anche di raccontare qualcosa delle tue esperienze pre-sciamanesimo, mi piacerebbe davvero ascoltarlo. Ad esempio come ti sei accorta che avevi a che fare con Spiriti!
Ah ovviamente mi riferisco ad episodi di autoguarigione, tanto per non andare OT.

Comunque, parlo per esperienze personali, anche pre sciamanesimo, sono Spiriti che ci aiutano nella guarigione, noi da soli non facciamo nulla, a noi sta, onorare l'aiuto, dandoci da fare in questa Realtà affinché quel Potere si materializzi.

Mi pare che ritorni il vecchio detto "aiutati che dio t'aiuta", o sbaglio?